Si può, osservando le dovute precauzioni,
come spiega il dottor Ermanno Greco
La fecondazione in vitro? È una tecnica che si può affrontare anche in epoca di Covid basta os-servare precauzioni che, secondo le linee guida delle principali so-cietà scientifi che, vanno dalle ana-lisi sierologiche alla scheda triage, al distanziamento. A spiegarlo Er-manno Greco responsabile di Me-dicina e Biologia della riprodu-zione presso la Casa di Cura Villa Mafalda di Roma che ricorda an-che come ci siano dati rassicuran-ti sulla rarità della trasmissione da madre malata a feto.
Notizie che assumono un valore positivo visto che: “La fertilità di coppia in costante diminuzione – spiega – e l’età della donna costitu-iscono i motivi principali per non ritardare i trattamenti”. Fortemen-te raccomandata per alcune tipolo-gie di coppie la “diagnosi genetica preimpianto”, in grado di analizza-re senza rischi la componente cro-mosomica degli embrioni. Tra le tecniche utilizzate con una buo-na percentuale di successo l’etero-loga con ovociti congelati che co-stituisce un ulteriore vantaggio in epoca Covid-19 perché permet-te di trasferire quando la curva del contagio è più bassa. “Dopo circa 500 casi effettuati nel nostro Cen-tro – conclude Greco – i risultati so-no del tutto sovrapponibili a quelle con ovociti freschi”.