Presso il nostro centro da circa un anno siamo riusciti a realizzare l’obiettivo di unire la medicina alternativa alle terapie mediche più all’avanguardia, applicando l’agopuntura nella fecondazione assistita per preparare il corpo alle adeguate terapie mediche.
Anche se la letteratura scientifica presenta molteplici studi con risultati discordanti in merito al successo dell’agopuntura come trattamento dell’infertilità.
La nostra esperienza, e quella di altri centri esteri che applicano l’agopuntura nella fecondazione assistita, ci porta a concludere che è uno strumento terapeutico efficace e di supporto alla PMA, sia sul ciclo spontaneo che nel ciclo con stimolazione ormonale.
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Quando è indicata l’agopuntura nella fecondazione assistita?
– Problematiche del concepimento
– Aborti ripetuti
– Supporto alla tecnica di PMA
– Anomalie del liquido seminale
– Endometriosi
– Sindrome dell’ovaio policistico
– Alterazione del flusso ematico uterino
– Qualità dell’endometrio
In che fase del trattamento di PMA è consigliata?
L’ideale è iniziare l’agopuntura almeno un mese prima dal ciclo di trattamento con una seduta a settimana.
Sostiene le funzioni e l’irrorazione dell’apparato riproduttivo, migliora quantità e qualità di ovociti e spermatozoi, incrementa la risposta ai farmaci, riduce gli effetti collaterali, calma l’ansia e lo stress.
Noi consigliamo soprattutto l’agopuntura prima e dopo il transfer per favorire l’attecchimento degli embrioni.
Viene effettuata l’agopuntura anche in gravidanza?
Se l’esito delle beta HCG è positivo nel corso dei tre mesi che seguono, quando il rischio di aborto è maggiore, si raccomanda un trattamento settimanale di sostegno della gravidanza.